La mia prima Storia Vera Giurata
- Cristina De Santis
- 30 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 2 giorni fa
Coincidenze?
La mia prima Storia assurda la GIURO proprio io in prima persona.
Circa 13 anni fa ho vissuto una Storia assurda, vera e inspiegabile che ancora oggi mi lascia senza parole. Era maggio, io e la mia famiglia ci trovavamo in un tranquillo laghetto di pesca per passare una giornata serena.
All’improvviso ricevo una telefonata : mia madre era stata trasportata in elisoccorso all’Ospedale Gemelli di Roma per un grave incidente.
Corro in ospedale, sconvolta. Dopo ore d’attesa, i medici ci dicono che è in coma. “Probabilmente non supererà la notte”, ci annunciano.
In preda alla disperazione, comincio a vagare senza meta nei dintorni dell’ospedale, piangendo, travolta da un senso di impotenza. Cammino a lungo, finché vedo una panchina solitaria tra l’erba, circondata da rose.
Mi siedo, sopraffatta da un attacco di panico. Ma pochi secondi dopo, avviene qualcosa di stranissimo: sento una pace profonda, inspiegabile. Una serenità improvvisa, quasi innaturale. Come se tutto, all’improvviso, fosse sotto controllo.
Mi guardo intorno. E mi accorgo che, proprio dietro di me, c’è una statua della Madonna, circondata da tanti vasetti di rose. Quel momento mi è rimasto impresso nell’anima.
Poco dopo arriva mia sorella. Le racconto tutto. Torniamo al pronto soccorso: mia madre è ancora viva. E quella strana sensazione di pace non mi abbandona, nonostante la gravità della situazione.
Nei giorni successivi, comincio a notare coincidenze misteriose. Incontro ogni giorno un senzatetto dall’aria gentile, che si aggira sempre nello stesso punto dell’ospedale. Lo saluto, gli compro qualcosa da mangiare.
E ogni volta che mi siedo da qualche parte… trovo petali di rosa. Sempre. Come se qualcuno li avesse lasciati per me.
Una mattina, il senzatetto mi chiama. Mi porge un piccolo mazzo di rose raccolte a mano. Sorrido, commossa. E lui, con voce pacata, mi dice: “Andrà tutto bene.”
Il giorno dopo torno, come ogni mattina. Ma non c’è più.
E da quel giorno… non l’ho mai più visto.
Quella stessa mattina, entro in terapia intensiva. I medici mi guardano stupiti: mia madre si è svegliata dal coma. Un miracolo, secondo loro. Una coincidenza secondo altri.
Ma la storia non finisce qui.
Quella sera, mia sorella trova dei petali di rosa davanti al suo portone. Ma nel palazzo non ci sono rose, né vasi, né fioriere. Nessuno le ha messe lì.
Quella notte, una cugina ci chiama per dirci che maggio è il mese dedicato alla Madonna e che la rosa è il suo simbolo.
Sai come si chiama mia madre? Rosa.
Coincidenze? Presenze? Mistero? Non lo so.
Ma giuro che questa è una storia vera. Una di quelle che cambiano il modo in cui guardi il mondo.
📩 Questa è la mia storia. La prima. E ora… aspetto la tua.
La Custode delle Storie Giurate
Hai vissuto anche tu una storia che sembra incredibile ma è vera? A volte basta un dettaglio, un sogno, un momento… per lasciare il segno. Inviacela. Le storie vere meritano di essere raccontate.
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