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“E se ti dicessi che questa storia è vera?” James Leininger e la vita precedente da pilota

  • Immagine del redattore: Cristina De Santis
    Cristina De Santis
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 18 giu

James Leininger aveva solo due anni quando iniziò a raccontare una vita da pilota nella Seconda Guerra Mondiale. Possibile che l’anima possa tornare indietro?


Esistono storie che non puoi spiegare, anche se ci provi con tutta la logica possibile.

Quando ho letto del piccolo James Leininger, ho sentito qualcosa smuoversi dentro.

Aveva appena due anni e parlava di guerra, di aerei in fiamme, di nomi che nessuno gli aveva mai detto.

Allora mi sono chiesto: E se l’anima potesse davvero tornare? Se alcune memorie non morissero con il corpo?

Questa è una di quelle storie che sfidano ogni certezza.


📖 La storia – James e i ricordi venuti da un altro tempo

James era un bambino vivace, curioso, come tanti. Ma intorno ai due anni, iniziarono i sogni. Non quelli colorati e innocenti dell’infanzia. No. Erano incubi: aerei che cadevano, fiamme, spari, urla nel cielo.

L’aereo è stato colpito! Brucia! Sto precipitando nel mare!” gridava nel sonno.

I genitori, Bruce e Andrea, cercarono di rassicurarlo. Pensarono fosse solo immaginazione. Ma poi, arrivarono i disegni.James disegnava aerei da guerra con dettagli che un bambino di due anni non avrebbe potuto conoscere. Parlava di una portaerei chiamata Natoma, di un amico Jack Larsen, e diceva:

“Io sono James… il terzo James.”

Il padre, inizialmente scettico, iniziò a fare ricerche. E quello che scoprì lo lasciò senza fiato: Durante la Seconda Guerra Mondiale, un pilota di nome James Huston Jr. era stato abbattuto nel Pacifico, proprio durante la battaglia di Iwo Jima. Il suo aereo era stato colpito. Il suo compagno? Jack Larsen, esattamente come diceva il piccolo James.

Ogni dettaglio coincideva. Persino le mappe disegnate dal bambino corrispondevano ai documenti militari dell’epoca.

Un giorno, mentre guardavano delle vecchie fotografie della guerra, James ne indicò una e disse:

“Quello ero io.”

Era proprio James Huston Jr..

Nel tempo, i sogni svanirono. Come se quell’altra vita avesse finalmente trovato pace. Ma le testimonianze, le verifiche, le registrazioni… sono tutte reali. Medici, studiosi e giornalisti hanno seguito il caso per anni. Nessuno ha saputo smentirlo.


👨‍🔬 Uno dei casi più studiati

Il caso è citato da riviste come Explore e indagato da Jim Tucker, direttore della Divisione di Studi Percettivi (U. Virginia) researchgate.net.Pur oggetto di dibattito (alcuni scettici suggeriscono spiegazioni ordinarie come l’esposizione incidentale a modelli), resta uno dei casi di reincarnazione infantile più documentati al mondo .


In un’intervista del 2021 comparsa nel documentario Surviving Death (Netflix, ep. 6), James – ormai adulto – ha ricordato l’esperienza con grande lucidità e senza esitazioni. Pur essendo cresciuto, conserva nei dettagli tutto ciò che accadeva da bambino.

James non chiede che crediamo alla reincarnazione. Ma la sua storia rimane un invito all’ascolto, a riconoscere che la vita, e forse l’anima, sono piene di spazi ancora non compresi.



James Leininger aveva solo due anni quando iniziò a raccontare una vita da pilota nella Seconda Guerra Mondiale
James Leininger aveva solo due anni quando iniziò a raccontare una vita da pilota nella Seconda Guerra Mondiale

La Custode delle Storie Giurate


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