“E se ti dicessi che questa storia è vera?” È possibile che chi veniva preso in giro diventi quello che tutti applaudono?
- Cristina De Santis
- 2 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 18 giu
La Storia Vera di un ragazzo vittima di Bullismo, che ha trasformato le prese in giro per il suo aspetto e la sua voce in una forza. Oggi, canta davanti a migliaia di persone e la sua musica parla a chi, come lui, si è sentito solo.
Il bullismo non è mai una cosa da ragazzi. È una ferita che si apre in silenzio e spesso resta dentro per anni. A volte, chi subisce il male degli altri non urla, non reagisce, non si vendica. A volte, semplicemente… crea.
Quando ho ascoltato la storia di Matteo, ho pensato a quanti silenzi contengono dolore.
E a quanti dolori si trasformano, un giorno, in luce. Questa è una di quelle storie.
📖 “La mia voce” – Testimonianza giurata di Matteo R.
Mi chiamo Matteo, e per anni non ho voluto sentire il mio nome. A scuola era sempre una battuta, una presa in giro, un bersaglio.
Ero “quello grasso”, “quello con la voce da bimba”, “quello strano”. Anche quando non parlavo, ridevano lo stesso. Mi guardavano e già bastava per farmi sentire di troppo.
In prima media avevo paura anche a dire “presente”. Ma avevo un mondo segreto: scrivevo. Non racconti. Canzoni.
Mi chiudevo in stanza con le cuffie e un vecchio quaderno. Lì nessuno mi giudicava. Lì la mia voce poteva essere quella che volevo.
A 16 anni ho caricato il mio primo pezzo su YouTube. Non avevo il coraggio di firmarlo col mio nome. Mi chiamavo solo "MR", le iniziali di chi ancora non si sentiva all’altezza.
Il video ha fatto 3000 visualizzazioni in tre mesi. Tutte di sconosciuti. Ma tra quei commenti… c’era gente che si sentiva come me. Uno ha scritto: “Sembra che tu abbia raccontato la mia vita.”
E lì ho capito: Non volevo diventare famoso. Volevo farmi sentire.
A 18 anni ho pubblicato il mio primo EP.A 21 il mio primo concerto. Davanti a me c’erano 4000 persone. Alcune avevano riso di me alle superiori. Ora cantavano le mie parole.
🎤 Oggi
Oggi ho 24 anni, faccio musica a tempo pieno. E quando mi chiedono di cosa parlano i miei testi, rispondo:
“Parlano di chi si sente fuori posto. Di chi non è perfetto. Di chi sa cosa significa piangere senza fare rumore. E poi, piano piano, ritrovarsi. Anche solo in una canzone.”
Mi chiamo Matteo. La mia voce è rimasta la stessa. Ma ora, finalmente, la sento anch’io.
📜 Storia giurata da Matteo R., raccolta e trascritta con autorizzazione per la pubblicazione.
La Custode delle Storie Giurate
Hai vissuto anche tu una storia che sembra incredibile ma è vera?A volte basta un dettaglio, un sogno, un momento… per lasciare il segno.Inviacela. Le storie vere meritano di essere raccontate.
📩 Storie Giurate – Dove la realtà emoziona più della fantasia.
Email: redazione@storiegiurate.it
Instagram: https://www.instagram.com/redazione9405/
Blog: www.storiegiurate.it









Commenti